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Riscoprire la nostra montagna “Vagabondaggio sullo Zomaro”
2018 21 Agosto 2018

Riscoprire la nostra montagna “Vagabondaggio sullo Zomaro”

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Domenica 2 settembre ore 9:30 – Partenza dalla Villa “C. Ruggiero” – Cittanova (RC)

Escursione a cura di Giuseppe D’Amico in collaborazione con le guide del Parco Nazionale dell’Aspromonte e gruppi di escursionisti e ambientalisti

 

Il racconto dei luoghi

Conversazione con Domenico Minuto studioso di storia della Calabria

 

Partecipano:

Giorgio Maria Borrelli zoologo, colonello Carabinieri Forestali

Domenico Creazzo vicepresidente Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte

 

Ore 13.00 - Canolo Forno sociale

Pane: al principio del gusto. Raccontare il pane per conoscere il territorio

Degustazione in collaborazione con Azienda agricola “Sapori Antichi d’Aspromonte” e “Panificio Stilo”.

Vagabondaggi in Aspromonte

Zomaro: la Pietra di S. Trabus    

Difficoltà: T Turistico

Tempi di percorrenza:2.00 ore

Dislivello: 980 s.l.m.



Cenni Storici
Se sul Passo del Mercante si trovava l’Asse più antico di Locri Epizephirii sulla Piana, lungo i sentieri dell’anello di S. Trabus si sviluppava, invece, il camminamento che univa Taureana all’area jonica, questo conobbe frequentazione dal periodo Bizantino fino a tutto il tempo di dominio Spagnolo di questa area, il Serro di Zigari a monte della fiumara Marro, fungeva da spartiacque sul Petrace il fiume sacro (dove Oreste si purificò del matricidio), questa asta fluviale segnava il confine tra l’antica Reggio e l’area Locrese sul tirreno. Oggi l’anello di S. Trabus si sviluppa nel territorio dove ancora è forte l’attaccamento alla terra, al lavoro ed alle tradizioni: dagli antichi frantoi ad acqua, all’area di produzione dell’olio di Campicciolo/Petruccio, verso gli antichi vigneti di “Plenura” zona di vitigni autoctoni e di un amabile vinello frizzante; da qui ci si inerpica verso lo Zomaro ed i Piani di S. Trabus.


Descrizione del sentiero
L’escursione ad anello parte dalla Chiesetta della Madonna della Salute sullo Zomaro, da qui si scende lungo una traccia tra maestosi faggi e verdeggianti prati, un lussuoso e monumentale albero di Biancospino segnerà lo spartiacque della nostra passeggiata che dolcemente attraverso il Casino del Granduca condurrà al Poggio delle Lepri e all’altipiano di S. Trabus, dal quale la costa viola, il torrente Marro ed il Petrace fanno da sfondo alle vigne di Plenura.
Da questo crinale il panorama spazia a 360 gradi sull’intera area del tirreno che si affaccia sulla Sicilia: le isole e i vulcani all’orizzonte potremo, quasi, toccarli con mano, il paesaggio è magico!!
Alla base di questo scorcio panoramico vi è posto un enorme masso, ricavato da un granito di forma ovale, tagliato a metà che da il nome al pianoro, dal greco “trapeza” cioè tavola. Questa pietra, che i nostri antenati della preistoria avranno con ogni probabilità venerato, è davvero una tavola di roccia ed il suo nome greco è pertinente.
Da qui il sentiero mantenendosi a quota 1000 s.l.m. può fare ritorno verso il villaggio dello Zomaro costeggiando il crinale della fiumara delle Pietre che segna il confine tra il territorio di Molochio e Cittanova.


S.Trabus
All’inizio della discesa verso Petruccio, in cima alla vallata della fiumara Prenura che guarda verso il fiume Marro è posta una grande pietra granitica, tagliata a metà, con una croce bizantina scolpita, è la Santa Tavola, che da il nome al luogo dal greco “Trapeza”, cioè tavola, era questa la dimora spirituale, il luogo di raduno e di preghiera dei monaci dell’ordine di S. Fantino di Taureana. Il Vallone Monaco e più a valle la fiumara Melone erano i luoghi di un antico sentiero che congiungeva lo Zomaro ai Casali di Terranova: Galatoni, Scroforio, Curtuladi, ed in epoca Normanna al Castello di S. Martino, tutte queste contrade e l’antica S. Agata (l’odierna Oppido Mamertina) facevano parte della Valle delle Saline, oggi Piana di Gioia Tauro.

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Last modified on 21 Agosto 2018